Sabato

Se ti penso?

 

 

Una sera per dimenticarti
nel fruscìo delle stelle
una domenica per pensarti
nella lunga esitazione:
vuoti recipienti rugginosi.
Ciottoli di fiume le tue gambe lisce
muto più del silenzio
il tuo sguardo celeste gemmato
d’imminente temporale
la mattina al posto tuo
trovo un’orma di pensiero
ma se tu neanche fossi
sarei la lucertola
sulla dimenticata cisterna
nell’acre odore d’ortica.
Sei un aroma di vialetti e ghiaini
sambuchi sporgenti e acque lente
un uccellino amico delle briciole
pervadi la malinconia di uomo
con la semplicità della compagna
valgo questo profumo sfuggente
che uso come garza sulle ferite?
Amore non son dubbi d’amarti
ma di non farlo abbastanza
spero tu soffra la mia mancanza.

 

 

 

 

Ti penso di professione
Soffio te in cristalli d’amore
polverizzati dalle mole del pensiero
Unico odore che taglia la solitudine
Gelosa la luna degli sguardi lacrimati
Crucciato il sole dai balconi chiusi
Sono il casellante del binario arrugginito
Animi da lontano il mio burattino
Sei la sirena del venerdì alle cinque
Rivolti il cappotto in pelle nuda
Le maniglie spinte son lucide da signori
Alba dei miei mattini notturni
Il tuo pianto unica pioggia che temo
La separatezza l’unico freddo
Orologio dei miei tempi sentimentali
Per risparmio ti tengo boccone buono
Per avidità ti mangio per primo
Quando la gazza ti ruberà
gli uccellini canteranno
come dopo il temporale.